#IoNonMollo
La determinazione di Marta
nella Giornata contro il cancro

“Mi chiamo Marta, 32 anni, ho combattuto 4 tumori cerebrali con connessi sintomi neurologici (inclusa la perdita della vista). Non mi sono arresa. E ve lo racconto spesso”. In occasione della Giornata mondiale contro il cancro, abbiamo scelto di raccontarvi la storia di Marta Pellizzi, esempio di estrema resistenza, ma anche di come la solidarietà spesso risponda ai bisogni e alle piccole e grandi difficoltà quotidiane dei malati oncologici e delle loro famiglie.

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La storia di Marta è molto seguita sui social da un pubblico che empatizza con la sua determinazione: nonostante la malattia è riuscita a studiare e oggi lavora come libera professionista in ambito digital marketing. Proprio la vicinanza di tante persone le ha dato la forza di lanciare la raccolta fondi #IoNonMollo per vivere in una casa accessibile. La campagna ha ottenuto oltre 30 mila euro e nel frattempo Marta è riuscita a comprare casa. I proventi della raccolta fondi saranno utilizzati per i costi di progettazione e ristrutturazione, in modo da adattare la casa alle sue esigenze.

«Per esempio, io non so che faccia abbia mia mamma. Cioè, lo sapevo, ma non me lo ricordo più. Dopo anni di cecità perdi l’immaginazione, e i ricordi visivi sbiadiscono». In 14 anni Marta Pellizzi ha perso «la vista e la spensieratezza». Classe 1989, di Imola, figlia di un’operaia e di un autotrasportatore, terza di quattro fratelli, sta per conseguire il diploma di geometra quando un progressivo offuscamento della visuale e insopportabili emicranie la spingono a fare degli accertamenti. La diagnosi: un «mega tumore cerebrale».

da Vanity Fair